gegge condivido in pieno il tuo discorso.
Prendo il caso dei referendum:
Il modo in cui sono stati affrontati certi temi era ridicolo e populista. Su molte questioni si è omesso di dire o addirittura si è detto il falso. E' stato un puro caso che il risultato referendario sia stato comunque migliore dell'alternativa.
Stesso identico problema con il referendum elettorale. Purtroppo internet è diventato un canale di semplificazione della cultura (vedi Wikipedia) e dell'informazione. Purtroppo il mezzo attraverso il quale un'informazione viene trasmessa non è mai neutro. Internet è riuscito a catalizzare l'idea che la controinformazione ha sempre ragione.
Tuttavia non possiamo vedere solo gli aspetti negativi. La diffusione della cultura, l'accessibilità alle informazioni e il contatto con culture diverse produce comunque effetti positivi. Il problema vero è che senza un cultura della libertà internet rischia di trasformarsi in un "partito totalitario di massa" dove la maggioranza ha sempre ragione e può utilizzare qualsiasi metodo per impedire al dissenso di esprimersi. Mi è bastato osare criticare qualche volta travaglio sul fatto per ritrovarmi riempiti di male parole e di offese personali.
Internet amplifica la possibilità della maggioranza di farsi forza violenta e rende gli individui massa informe (ognuno di noi diventa un numero in un "mi piace" di FB).. D'altra parte è uno strumento fondamentale per diffondere spazi di confronto serio, articolato e competente laddove venga usato con questa finalità.
E' vero che la massa avanza richieste e valutazioni pericolose, ma è anche vero che la massa poteva farlo anche nel '68 senza internet.. Non dimentichiamo che gli anni bui della nostra storia sono stati il fascismo e gli anni di piombo durante i quali rispettivamente o l'informazione non esiste e veniva repressa o era diffusa propagandisticamente e fideisticamente..
Internet è comunque uno strumento valido, perché la diffusione delle occasioni di confronto e di ragionamento è comunque un effetto positivo. Deve, però, essere uno spazio regolato secondo i principi di libertà per i quali, per esempio, nessuno può diffamare e diffondere informazioni false e lavarsi le mani della smentita..
Non è internet ad impedire lo spirito critico, ma è il soggetto stesso che rifiuta l'uso del suo intelletto e della sua capacità di discernimento. Questo soggetto è comunque destinato a restare così con o senza internet...