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La più bella del mondo

Ultimo Aggiornamento: 24/09/2015 14:01
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03/09/2015 14:09
 
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ovvero, "Berlinguer forse non ti voglio più tanto bene"

"La più bella del mondo". Eh già.

Il topic non è dedicato a Kim Kardashian o Bar Rafaeli ma al fortunato spettacolo di Benigni andato in onda su Rai 1 qualche anno fa dedicato alla Costituzione repubblicana, il cui obiettivo dichiarato era sensibilizzare la popolazione italiana sulla perfezione della nostra Carta fondamentale dei diritti, assediata com'era da porcellum-maker(s), mafiosi, massoni, che non vedevano l'ora (anzi, erano proprio sul punto di) - complice la sponda del governo a guida Forza Italia - di violentarla e far precipitare il Paese in una dittatura 2.0

Oggi, centinaia di migliaia di euro intascati dopo, pur essendo in dirittura d'arrivo il progetto di riforma di 56 articoli della Costituzione - e con essi dell'architettura costituzionale stessa -, Benigni tace.

E con lui tanta parte di quella "intellighenzia" girotondina, jovanottiana etc. che si era presentata come paladina di tante battaglie in questi vent'anni:

Cicero pro domo sua o pecunia non olet?


[Modificato da Alessandro.1987 03/09/2015 14:09]
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03/09/2015 15:37
 
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Io preferisco più quando recita Dante o racconti "Biblici".

Ad ogni modo, mai pensato che la nostra Costituzione fosse perfetta, però condivido il ragionamento di fondo, si sta mettendo mano a un'imponente riforma costituzionale e tutti "tacciono maestosamente"







Con il laccio che doveva unire i loro cuori hanno strangolato la loro pace.
(G. C. Lichtenberg)
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03/09/2015 17:37
 
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Le contraddizioni non sono solo di Benigni o Jovanotti, ma di un Paese intero, che cambia i suoi umori e le sue reazioni a seconda che la brutalizzazione arrivi dalla sedicente destra piuttosto che dalla sedicente sinistra.

Non è possibile dimenticare come solo per aver timidamente accennato all'art. 18, durante il governo Berlusconi, piombarono in due milioni in piazza...si mossero sindacati, associazioni, lavoratori autonomi, tutti.

Quando le stesse tematiche sono state toccate dal PD, non è volata una mosca.
Si vede che nei circoli intellettuali di sinistra non contano tanto le scelte, l'unica cosa che conta è che a realizzare un certo tipo di riforma non sia "il nemico".

Con questa impostazione, con questa cultura politica praticamente analfabeta, che abbiamo in Italia, non è strano che si possa fare e disfare qualsiasi cosa...
Qui la gente si insulta ancora dandosi reciprocamente del fascista e del comunista, combattono guerre di cartone e da tastiera su tematiche che erano attuali 70 anni fa, e sono del tutto avulsi dalle problematiche e dalle sfide che la realtà attuale ci pone, sono ciechi e ignavi di fronte ai cambiamenti radicali che il Paese sta affrontando...di occupazione, economia, lavoro...non capiscono nulla. Poi magari su un tema specifico, quale ad esempio i diritti degli omosessuali, per carità validissimo, ma più idoneo a rappresentare gli antagonismi in cui loro unicamente si riconoscono, ecco che all'improvviso si accendono...e vai con fascisti contro comunisti...

Manca uno spirito critico a questo Paese, sono rimasti solo i romantici e i nostalgici della resistenza (o del duce) che sono buoni solo da tenere davanti al camino a raccontare storielle ai nipotini (non fosse che stanno messi così anche a 20 anni e i "nipotini" sono loro....)
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04/09/2015 16:52
 
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Completamente d'accordo con la tua analisi, Paperino. E anche con Carol.

Soprattutto sulla stantia disputa tra fascisti e comunisti alla quale assisto spesso a Piazza Bellini tra colleghi universitari.

Ad aggravare la posizione di Benigni e dei tanti altri artisti che oggi tacciono è che loro hanno preso fior di quattrini e sono passati anche per paladini della democrazia per anni.

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06/09/2015 12:44
 
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Se la presenza di Renzi impedisce che si mettano in scena orgie di retorica di stampo nordcoreano è un grande merito di Renzi, quasi quasi devo rivalutarlo.
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10/09/2015 16:03
 
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Re:
Più che interrogarci se sia peggio lo spettacolo di Renzi o di artisti ieri "pasionari" oggi novelli "zelig" allineati e coperti, auguriamoci che da orge di retorica di stampo nordcoreano non si passi a una forma di Stato simil-nordcoreana.


trixam, 06/09/2015 12:44:

Se la presenza di Renzi impedisce che si mettano in scena orgie di retorica di stampo nordcoreano è un grande merito di Renzi, quasi quasi devo rivalutarlo.




[Modificato da Alessandro.1987 10/09/2015 16:24]
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14/09/2015 11:53
 
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Re:
trixam, 06/09/2015 12:44:

Se la presenza di Renzi impedisce che si mettano in scena orgie di retorica di stampo nordcoreano è un grande merito di Renzi, quasi quasi devo rivalutarlo.




Ma non puoi conferire a Renzi un merito che gli appartiene tanto quanto appartiene a un Prodi o a un D'Alema, e che sostanzialmente è una forma di ottusità popolare e non un merito.
Che l'isteria collettiva si scateni non su temi e questioni di contenuto, ma su questioni di (presunta) appartenenza politica, o di campo, non è affatto una cosa di cui esser contenti, poiché è abbastanza intuitivo come questo "vantaggio" tenderà a diventare ciclicamente uno svantaggio, senza grosse ragioni logiche di fondo a giustificare il cambiamento.

La maturazione politica dell'elettorato, l'uscire da schemi mentali di lotte di classe anni 70 e da una pseudo-logica politica ancorata a contrasti oramai lontanissimi dalle realtà e problemi attuali, sarebbe un obiettivo fondamentale per qualunque Paese che aspiri a essere governato in maniera non dico buona, ma appena appena decente.
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15/09/2015 19:53
 
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Re: Re:
Alessandro.1987, 10/09/2015 16:03:

Più che interrogarci se sia peggio lo spettacolo di Renzi o di artisti ieri "pasionari" oggi novelli "zelig" allineati e coperti, auguriamoci che da orge di retorica di stampo nordcoreano non si passi a una forma di Stato simil-nordcoreana.









Caro amico e compagno, quando c'era Berlinguer chi era di sinistra, prima di definirsi tale, studiava un po' di cose tra le quali le opere di un certo Antonio Gramsci.
Che cosa ci diceva Gramsci? Che gli intellettuali italiani negli ultimi 6 o 7 secoli hanno sempre spradroneggiato in un campo: cercare un padrone al quale fare marchette. E di converso il partito politico che voglia conquistare davvero il potere, deve comprarsi tutti gli intellettuali.
Benigni faceva marchette quando c'era Berlinguer, le faceva quando comandava Bersani e fa marchette ora che comanda Renzi. That's all.
Tutto questo è perfettamente coerente con l'insegnamento di Berliguer, cioè uno che predicava l'obbedienza al partito e il culto della personalità(la sua ovviamente) come valori fondamentali dell'agire politico.


Se poi tutto questo risparmia spettacoli raccapriccianti, è meglio. Solo in Italia e in Corea del nord si poteva fare uno spettacolo autoproclamando la propria costituzione la più bella del mondo. Ma da quando le costituzioni sono un fatto estetico? Quando hanno fatto il concorso di Miss Costituzione e quella italiana ha vinto? Ma chi dice questa cosa, chi addirittura proclama la perfezione della costituzione come te, ha studiato tutte le costituzioni del mondo per affermarlo? Mi si può dire in che senso la costituzione italiana è più bella di quella olandese? E di quella messicana?

Se, come penso, non ci sono risposte razionali a queste domande allora si sta facendo vuota retorica che come noto è l'oppio dei popoli straccioni.

La costituzione italiana fa SCHIFO, ma talmente schifo che quando provi a migliorarla non ci riesci e aggravi solo il pasticciaccio. L'Italia è un paese ridotto in macerie e voi volete fare le processioni a Santa Costituzione come i decurioni di Milano a San Carlo durante la peste nei promessi sposi con Zagrebelsky e Rodotà a
condurvi verso il lazzaretto. Naturalmente a voi non la si fa, già conosciamo la risposta: "non è stata attuata, in teoria funziona". Lo stesso argomento dei sostenitori del comunismo. No cari, il problema è proprio la teoria che non funziona. La costituzione va buttata a mare e riscritta da capo. Magari Renzi avesse il coraggio di farlo, invece ve la lascerà questa bella camicia di forza che consente alla corte costituzionale di stringere il cappio intorno al vostro collo con orrori giuridici tipo la sentenza 70/2015 che ha legalizzato l'apartheid intergenerazionale.

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16/09/2015 10:27
 
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Non so per quale motivo mi definisci "compagno". Se lo fai nell'accezione politica del termine sei fuori strada: non mi rappresenta minimamente.

Poi, scusa se te lo dico, cadi in tre errori.

Il primo è che qui non si sta dicendo che la nostra Costituzione sia la più bella del mondo; come te, ho sì studiato e buttato il sangue su diritto costituzionale italiano non quello degli altri Paesi occidentali (a parte un po' quella americano). Qui si sta solo dicendo che Benigni ha lui definito la nostra costituzione la più bella del mondo salvo poi fare un'inversione a U molto silenziosa dopo aver guadagnato migliaia di euro per difenderla da un sinistro progetto di cambiamento della stessa mentre oggi tace davanti a progetti ancora più sinistri di snaturamento e, cosa ancora più grave, di eliminazione dei pesi e contrappesi.

Il secondo errore in cui cadi dipende dal fatto che forse ignori che "Berlinguer ti voglio bene" è un film di Benigni del 1977 e che, quindi, il mio sottotitolo al post è solo un modo per dire che ironicamente che quasi 40 anni dopo forse Benigni si è accorto che Berlinguer tutta questa ragione non l'aveva, se apprezza chi nei fatti lo seppellisce una seconda volta.
Gramsci poi ha detto e scritto tante cose, molte delle quali condivisibili e veritiere, una è quella che hai detto tu.

Il terzo errore è che, ancora una volta, vomiti il tuo livore e il tuo odio sulla Costituzione, frutto del lavoro di menti di gran lunga migliori di quelle della Boschi, Verdini e di chi c'è dietro di loro.
La Costituzione è stata in parte inattuata ed è in parte da rivedere, nessuno lo mette in dubbio.
Però la riforma attuale tutto fa fuorché migliorarla dato che si lavora alla sua modifica con lo spirito di chi sta cambiando le regole del Risiko.
Essendo stato tu, presuppongo, studente di giurisprudenza saprai quali e quanti problemi comporta modificare gli equilibri costituzionali e, soprattutto, quei pesi e contrappesi di cui sopra, che mirano ad impedire la prevaricazione di un potere sugli altri e quindi il ritorno ad un passato che, per quanto da tanti esaltato ed apologizzato, ha già subito il processo della storia. E tanto basta.

Poiché, infine, so che a niente servirà questa risposta, data la tua propensione prossima allo zero al dialogo e al confronto, ti invito solo a fare ad una riflessione (il che può esserti d'aiuto anche nella vita quotidiana):

qui si sta solo confrontandosi, non siamo sul ring a mostrare chi è più arrabbiato con il mondo e con la vita (per carità, ognuno ha le sue esperienze e reagisce a modo suo). Getta via, quindi, le vesti della Cassandra o del santone incompreso caduto in un mondo di idioti: siamo su un forum, si può essere d'accordo o meno con gli altri, ma il dialogo è il succo della democrazia.
E l'art. 13 della Costituzione che lo riconosce e difende - come tanto altro di essa - io non lo butterei a mare, perché chi oggi lavora al progetto di riforma e tu stesso - dato quello che scrivi - non ha la sensibilità di chi visse la privazione e la negazione dei più elementari diritti umani e si adoperò in assemblea costituente perché ciò non accadesse più.

Tutto ciò caro Trixam - che mi pare di capire vorresti dare carta calamaio e penna e pure un incoraggiamento a "fare" a un certo tipo di industriali, un certo tipo di magistrati, un certo tipo soprattutto di politici e finanzieri - me lo terrei stretto.
E lo difendo.

Per inciso, tra la Boschi, Verdini, la Finocchiaro da un lato, Rodotà, Zagrebelsky etc. dall'altro scelgo senz'altro i secondi, se permetti.

"Generale, dietro la stazione
lo vedi il treno che portava al sole,
non fa più fermate neanche per pisciare,
si va dritti a casa senza più pensare,
che la guerra è bella anche se fa male
"
[Modificato da Alessandro.1987 16/09/2015 10:27]
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22/09/2015 20:24
 
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A) Dunque lo spettacolo di Benigni per tua stessa ammissione era senza senso e sconclusionato, ma ora tu ti lamenti che non lo ripeta. E la prima regola della logica va in battuta.

B) Casualmente sapevo che Benigni ha fatto un film che si chiama "Berlinguer ti voglio bene", si dà anche il caso che io lo abbia visto quando da ragazzino frequentavo le feste dell'unità(quando non odiavo ancora il mondo). Però, come te, ho cercato di conoscere un po' di più il pensiero di Berlinguer, ebbene Berlinguer governava il
partito comunista in un modo del tutto analogo a come Renzi guida il Pd. Da questo punto di vista Renzi è molto ortodosso con la tradizione del come eravamo, infatti il 90% berlingueriani di allora sono tutti renziani di ferro.
Ma se capisco la tua tesi, secondo TE Berlinguer avrebbe votato contro questa modifica della costituzione. Ma anche no. Si dà il caso che il leader comunista nel 1981 elaborò una proposta costituzionale intitolata: "Materiali e proposte per un programma di politica economico-sociale e di governo dell' economia" nella quale
proponeva: 1) abolizione del Senato; 2) rafforzamento dei poteri del governo e del presidente del consiglio. La cosa fu mantenuta anche dopo la sua morte con un progetto del pci presentato nel 1985 che aveva come primo firmatario il professor.......Stefano Rodotà! Ora che è Renzi a proporla è un colpo di stato.

Ripeto che in tutto questo non capisco l'incongruenza di Benigni, ammesso che essa esista. Magari sarà solo impegnato a cercare di scrivere un film decente.

C) Non so dove fosse tuo nonno durante la guerra, il mio combatteva nella ventottesima Brigata Garibaldi, uno di quelle dei comunisti per intenderci, e quindi ha dato il suo contributo per far sì che la Repubblica e la costituzione nascessero. Ebbene mio nonno mi diceva sempre: "La costituzione è stato un cedimento del compagno
Togliatti alla democrazia formale e alla borghesia reazionaria e fascista"! Al confronto, io sono molto moderato.
Dalla mia prospettiva liberale chiedo solo che quel pasticciacio frutto delle peggiori culture del nostro paese sia riscritto e che l'Italia sia dotata di una vera costituzione liberale, che poi è l'unica vera forma di costituzione che esista. Le costituzioni non liberali, come quella italiana, sono solo il vestito da sera della
tirannìa.
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24/09/2015 14:01
 
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Facciamo un po' di chiarezza Trixam, perché prendi piccoli pezzi di quello che scrivo e poi ne fai un collage dal quale emerge un significato diverso.

A differenza tua, io credo che la nostra Costituzione, pur non essendo la più bella del mondo (la bellezza è cosa soggettiva) o la migliore del mondo (come te, nemmeno io ho una cultura costituzionale enciclopedica), abbia tantissimi meriti. Su tutti l'aver riconosciuto i diritti fondamentali e inviolabili dei quali tutti (anche tu, per il semplice fatto che scrivi quello che pensi senza il rischio di essere deportato) oggi godiamo (seppur in modo variabile a seconda della regione in cui si vive). E l'elenco dei pregi è lungo.

Di Benigni, ripeto, noto la incoerenza nel momento in cui la stessa forma di violenza nei confronti della Costituzione è per lui un golpe o meno a seconda di chi la porta avanti (spero come te partorisca un buon film intanto).

Venendo a Berlinguer, stimarlo come persona non vuol dire considerarlo il Padreterno e lo stesso Rodotà non lo è.
Nel 1985 potevano pensare una cosa, trent'anni dopo un'altra. Solo gli stupidi non cambiano idea, l'importante è che ci sia una ragione apprezzabile per la quale la si cambia.
Tanti di quelli che votarono ad esempio il referendum per l'abrogazione delle preferenze alle elezioni parlamentari oggi, resisi conto che il rimedio si è rivelato peggiore del male, ne chiedono la reintroduzione. Ben venga, se questo consente di migliorare il panorama politico.

Per quanto riguarda il monocameralismo ed il progetto di Berlinguer, come tu stesso ricordi, è del 1985, quando il pentapartito e la gerontocrazia fascista (poi rifattasi la verginità entrando in qualche sede di partito) che ha "governato" questo Paese, complice il sistema elettorale proporzionale, consentiva ad ognuno di porre veti e di far cadere governi. La proposta di abrogare il Senato era frutto di un progetto che voleva impedire assalti alla diligenza e ridurre i tempi, allora davvero bibilici, di approvazione delle leggi.
Oggi fortunatamente, complice la semplificazione, nonostante tutto, del quadro politico, la modifica del Senato non sarebbe - almeno da questo punto di vista - utile. Anzi, farebbe il gioco delle segreterie di partito, a loro volta in mano alle lobby (e ad altri).

Il progetto del quale tu parli prevedeva poi una serie di contrappesi e si inseriva in un contesto nel quale
1) non era ancora intervenuta la riforma del Titolo V della Costituzione,
2) i Parlamentari venivano eletti direttamente dal popolo,
3) la classe politica regionale, cui si attingerebbe per il nuovo Senato, non aveva ancora dato il meglio di sè.

Quella che fai tu, per quanto apprezzabile, è quindi una ricostruzione che non tiene conto del fatto che il tempo, dal 1985 è passato, gli equilibri sono cambiati e sono mutate anche le esigenze del Paese.

Infine ti ripeto: molto dipende da CHI vuole fare la riforma costituzionale, dal PERCHE' la si vuole fare e dal COME la si fa.
P2uisti, mafiosi, massoni, finanzieri e inquisiti ben difficilmente potranno migliorare questo testo nato in condizioni storiche e sociali irripetibili (si spera). In altri termini: se sospetto che il mio vicino di casa è un pedofilo, nell'attesa di capire se è vero, non gli affiderei mai i miei figli. Idem per le riforme costituzionali, portate avanti da parlamentari nominati in forza di una legge elettorale illegittima, orchestrati e diretti da un governo che nessuno ha votato/scelto e che fa il contrario di quello che i partiti che lo sorreggono dicevano in campagna elettorale nel 2013. Se questa è la democrazia e questi ne sono i protagonisti, possiamo immaginare l'ircocervo che ne verrà fuori.

Per usare una metafora, il problema più che la macchina, è l'autista.

PS i miei nonni a quell'epoca erano troppo piccoli per fare la resistenza. In ogni caso, onore al tuo.
Mi domando solo se sarebbe oggi d'accordo con te, che spesso usi modi, toni, contenuti e linguaggi molto affini a quelli di coloro che combattè con la sua Brigata.
[Modificato da Alessandro.1987 24/09/2015 14:05]
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