Belpietro aggredito in casa

IL CASO
Belpietro aggredito in casa
sparatoria con la scorta
Un uomo armato travestito da finanziere aspettava arma in pugnoi il direttore di Libero nel suo condomino. Un agente della protezione ha sparato e lo ha messo in fuga

MILANO - Un uomo armato di pistola ieri notte si è introdotto nel condominio milanese di Maurizio Belpietro. È stato messo in fuga dalla scorta, che ha sparato tre colpi in aria. Il direttore del quotidiano Libero era appena tornato nel suo appartamento poco dopo le ventidue e aveva salutato l'agente che lo accompagnava. Il capo della scorta del giornalista ha notato l'aggressore sulle scale tra il quarto e il quinto piano mentre scendeva per andare a casa, e si è insospettito. L'aggressore ha puntato la pistola contro il poliziotto, ma non ha premuto il grilletto oppure l'arma si è inceppata. L'agente a quel punto ha avuto modo di sparare almeno due colpi in aria per intimidirlo, e dopo qualche secondo ha fatto fuoco una terza volta ancora. L'aggressore sentendo gli spari è fuggito.

Non è ancora stato identificato e catturato dalla polizia. Si trattava di una persona alta un metro e ottanta, di corporatura robusta, circa quarantenne, che indossava una camicia del tutto simile a quella usata dagli agenti della Guardia di Finanza e pantaloni di una tuta da ginnastica. Dopo essersi messo a correre giù per le scale del palazzo di via Monti della Pietà, in pieno centro a Milano, ha fatto perdere le proprie tracce.

L'agente della scorta aveva accompagnato Belpietro al quinto piano del palazzo, dove abita. Poi, anziché scendere come al solito con l'ascensore, ha deciso di prendere le scale per poter fumare una sigaretta. Tra il quinto e il quarto piano il poliziotto ha notato l'uomo sospetto. L'aggressore - che sembrava travestito da finanziere - ha puntato la pistola contro l'agente, che ha reagito sparando e mettendolo in fuga. Alcune volanti della squadra mobile si sono precipitate verso il palazzo del giornalista, che era rimasto tranquillamente in casa, sentendo il rumore ma senza ricollegarlo subito a una sparatoria.

Alle indagini sta partecipando anche la Digos. Bisognerà ora chiarire che tipo di pistola l'uomo avesse in mano (non è ancora escluso che si trattasse di un'arma giocattolo) e se l'aggressore fosse un semplice rapinatore capitato per caso nel palazzo del giornalista o non avesse invece motivazioni politiche. Il quotidiano Libero in queste settimane sta conducendo una dura battaglia contro il presidente della Camera Gianfranco Fini, che ha per oggetto la casa di Montecarlo ereditata da Alleanza Nazionale e ora abitata dal genero di Fini, Giancarlo Tulliani.

L'uomo armato è riuscito ad allontanarsi senza essere fermato perché il condominio in cui vive il direttore di Libero ha diverse uscite. Sulle scale, dove sono stati esplosi i colpi di pistola, non sono state trovate tracce di sangue. La sensazione del giornalista è che l'aggressore stesse attendendo il suo rientro e l'allontanamento degli uomini della scorta per bussare alla sua porta.
Belpietro, che già in passato aveva ricevuto minacce, vive sotto scorta da otto anni. Il giornalista è nato a Castenedolo, in provincia di Brescia, 52 anni fa. Ha iniziato la professione nel 1975 al quotidiano Bresciaoggi. Dal 2007 ha diretto in sequenza Il Giornale, il settimanale Panorama e infine Libero.

Belpietro ha una scorta da 8 anni??

Machiavelli88, 01/10/2010 11.25:

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Belpietro ha una scorta da 8 anni??

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pure io non me l'aspettavo..

"La colpa è di Di Pietro e della sua campagna d'odio."

Chi vuole scommettere che lo diranno??

e a chi devono mettere la scorta? a Saviano?

già l'ha detto Cicchitto

Inaccettabile in uno stato che dovrebbe essere civile o quasi..

Non per stima verso Belpietro che mi è indifferente,pure fosse stato Fede.

insomma, i soliti comunisti

Spinoza sull'attentato

ha una scorta per sparare le sue kazzate????oh mio Dio...pero' e' ancora peggio che uno pensi di sparare ad un uomo cosi culturalmente innocuo

aha aha aha

non sapevo che Belpietro avesse la scorta...

Attentato a Belpietro, gli elettori PdL sul web: “E’ Di Pietro il mandante”

Gli elettori del PdL che frequentano il sito ufficiale del loro partito sembrano non avere dubbi: nell’attentato al direttore del Giornale Maurizio Belpietro sarebbero responsabili “comunisti” e Di Pietro. E’ questo quanto scrivono, sul weB, nel guestbook Spazio Azzurro de ilpopolodellaliberta.it.

DI PIETRO MANDANTE! – Scrive ad esempio Francesco: “Dopo l’attentato a Belpietro,dove sono le opposizioni? Dove sono “gli altri quotidiani? E quell’incapace di Di Pietro? Nessuno di costoro ha niente do commentare?“. Va nello specifico Enrico, che dice: ”Su Belpietro tace anche Napolitano.Non ritenete sia il caso di sollevare il problema senza ipocrisie? Di dire a Napolitano che tutti i giornalisti sono uguali?“. E ancora, un altro utente: “Agguato a Belpietro,chi può essere stato? L’odio che la sinistra ha diffuso nel paese, è il sistema comunista, non esistono gli ex comunisti, erano e rimarrano tali per sempre“. Ci va giù duro Antonello, che conforta il giornalista: “Coraggio Maurizio, mio zio mi diceva sempre: Ricordate Antonè, i comunisti so’ come i serpenti, cambiano pelle ma sempre comunisti restano. Aveva conosciuto i partigiani“. Se la prende col leader dell’IdV anche Verità 2010, che fa sapere: “Di Pietro è il vero stupratore della democrazia in Italia ed il mandante degli attentati ai direttori della stampa libera. Questo bisogna saperlo“.

NON ESPELLERE EL CIARRA – Le frasi che invece, commentano le dichiarazioni del senatore PdL Giuseppe Ciarrapico sulle kippah e su Gianfranco Fini sembrano giustificare le posizioni del parlamentare che ha offeso la comunità ebraica. Dice Giovannino: “Cari intellettuali ebrei, basta con i continui piagnistei! Ma dove eravate quando il comico Benigni ha preso pure l’Oscar facendo una parodia del vostro dramma?“. E ancora, scrive un altro pidiellino: “Ciarrapico avrebbe voluto dire kefiah e non kippah, ma si è confuso e si vergogna a dirlo. Se avesse detto kefiah non sarebbe successo nulla perchè avrebbe avuto ragione“. Aggiunge un altro elettore: “Ciarrapico non è un falso, ha toni forti, sbaglia a nominare gli ebrei, ma aha capito tutto: che Fini e filibustieri stanno preparando la disfatta del PdL“. Poi tocca ad Ernesto: “Ciarrapico ha il coraggio di dire la verità mettendo in guardia quelli del Pdl e per questo si chiede l’espulsione. E per Di Pietro?“. Condanne senza se e senza ma più uniche che rare.



ma che trogloditi

certo mi fa pena pure chi ride su questa cosa..BelPietro sarà pure un deficiente a libro paga..però son gesti assurdi..addirittura uno travestito da finanziere..

Sto per dire una cosa banale:

sospetto che sia tutta una montatura.

O, quanto meno, una grossissima esagerazione.

Peter Crouch 2, 01/10/2010 14.02:

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certo mi fa pena pure chi ride su questa cosa..BelPietro sarà pure un deficiente a libro paga..però son gesti assurdi..addirittura uno travestito da finanziere..

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vabbè, ridere no.. assolutamente

tanti particolari cmq li ha raccontati solo Belpietro, probabilmente per fare un pò di sceneggiata..
x es. gli agenti dicono che non c'è stata nessuna aggressione perchè Belpietro stava tranquillamentein casa e i fatti si sono svolti 2 piani sotto, forse la pistola era un giocattolo, la scorta ha sparato colpi in aria per intimidire l'intruso e questo intruso indossava "una camicia del tutto simile a quella usata dagli agenti della Guardia di Finanza e pantaloni di una tuta da ginnastica"

a sentire Belpietro pareva un attentato in piena regola, addirittura ha detto che gli avevano puntato la pistola contro (una Beretta) per ucciderlo
davvero certa gente fa schifo per come riesca a manipolare la realtà

ovviamente ora lui e la cricca berlusconiana ci sta mangiando sopra

Chissà quali sono le motivazioni del gesto: un estimatore del tg1 distrutto dalle "innovazioni" di Minzolini?!.......
Cmq credo che ci sia poco da strumentalizzare. Ma si diranno le stesse cazzate dette all'epoca di Tartaglia....il vittimismo può rivelarsi l'ultima arma nelle mani del governo e dei suoi supporter.

nekonika, 01/10/2010 14.25:

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Chissà quali sono le motivazioni del gesto: un estimatore del tg1 distrutto dalle "innovazioni" di Minzolini......
Cmq credo che ci sia poco da strumentalizzare. Ma si diranno le stesse cazzate dette all'epoca di Tartaglia....il vittimismo può rivelarsi l'ultima arma nelle mani del Pdl.

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una statuetta era una statuetta..na stronzata insomma..se questo stava con una pistola è diverso..ripeto...poi vabbè dopo la discussione sulla pena di morte non mi scandalizzo che pseudo giuristi si facciano 4 risate contro un tentato omicidio..

gran generale, 01/10/2010 14.17:

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vabbè, ridere no.. assolutamente

tanti particolari cmq li ha raccontati solo Belpietro, probabilmente per fare un pò di sceneggiata..
x es. gli agenti dicono che non c'è stata nessuna aggressione perchè Belpietro stava tranquillamentein casa e i fatti si sono svolti 2 piani sotto, forse la pistola era un giocattolo, la scorta ha sparato colpi in aria per intimidire l'intruso e questo intruso indossava "una camicia del tutto simile a quella usata dagli agenti della Guardia di Finanza e pantaloni di una tuta da ginnastica"

a sentire Belpietro pareva un attentato in piena regola, addirittura ha detto che gli avevano puntato la pistola contro (una Beretta) per ucciderlo
davvero certa gente fa schifo per come riesca a manipolare la realtà

ovviamente ora lui e la cricca berlusconiana ci sta mangiando sopra

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io penso che il berlusca ci possa mangiar su..lui no..se effettivamente questo lo voleva ammazzà ha poco da mangiarci sù Belpietro..comunque fesso chi strumentalizza e mette in mezzo a Di Pietro..:)

Peter Crouch 2, 01/10/2010 14.28:

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una statuetta era una statuetta..na stronzata insomma..se questo stava con una pistola è diverso..ripeto...poi vabbè dopo la discussione sulla pena di morte non mi scandalizzo che pseudo giuristi si facciano 4 risate contro un tentato omicidio..

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ahahah.... Rilassati.
Cmq io sto parlando delle cose che furono dette dopo l'attentato a Berlusconi: le ho definite strumentalizzazioni, cazzate. Non ho detto che l'accaduto fu una cazzata. Lo stesso dicasi per l'episodio di Belpietro.