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Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!
       
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Autore

L'ultimo libro che ho letto

Ultimo Aggiornamento: 04/03/2015 09:08
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26/06/2014 18:12
 
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Black Dahlia di James Elroy
Bello.
Dello stesso autore avevo letto lo splendido L.A. Confidential

Se vi piacciono i noir e le storie torbide, ve lo consiglio





([SM=x43808])

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03/07/2014 00:55
 
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Autore: E.A. Poe
Titolo: Il Corvo e altre poesie
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Vendo appunti su skuola.net:

1) Riassunto Completo del libro "Saggi di diritto delle obbligazioni e dei contratti" di B. Grasso; link: http://www.skuola.net/universita/appunti/saggi-di-diritto-delle-obbligazioni-e-dei-contratti-riassunto-completo
2) Appunti del libro di Tonini per l'esame di procedura penale; Link: http://www.skuola.net/universita/appunti/diritto-processuale-penale-tonini-appunti
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04/07/2014 15:17
 
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Napolide- Erri De Luca

Un titolo che nasce dall'incrocio tra "Napoli" e "Apolide".
Libro secondo me che ogni Napoletano o comunque ogni meridionale dovrebbe leggere, perché, purtroppo, quasi sempre siamo noi quelli destinati a dover lasciare la terra d'origine.
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06/07/2014 18:41
 
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Kafka sulla spiaggia - Haruki Murakami
L'ho letto senza sapere di che parlasse e senza aspettarmi niente, e devo dire che nonostante in alcuni punti l'abbia trovato troppo lento e descrittivo, in altri mi appassionavo talmente tanto alla storia di alcuni dei personaggi da non poter fare a meno di leggere!
Consigliato a chi ama le storie surreali e misteriose.

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12/07/2014 15:05
 
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Elogio dei giudici di Piero Calamandrei, molto divertente [SM=x43799]
[Modificato da Alessandro.1987 12/07/2014 15:06]
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20/07/2014 13:30
 
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In questo momento leggo:

Autore: Bram Stoker
Titolo: Dracula

Le descrizioni sono, a mio parere, veramente ben fatte ... ti fanno quasi entrare nella storia.
La storia è raccontata attraverso diari e lettere scritte dai personaggi, fattore che rende il tutto ancora più personale e sentito.
Tra l'altro ... è interessante vedere come molti dei personaggi che abbiamo imparato a conoscere attraverso i film (ad esempio van Helsing), nella storia originale siano completamente differenti.

Lo consiglio vivamente ... a me sta piacendo molto (e credo si sia capito :D )
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Vendo appunti su skuola.net:

1) Riassunto Completo del libro "Saggi di diritto delle obbligazioni e dei contratti" di B. Grasso; link: http://www.skuola.net/universita/appunti/saggi-di-diritto-delle-obbligazioni-e-dei-contratti-riassunto-completo
2) Appunti del libro di Tonini per l'esame di procedura penale; Link: http://www.skuola.net/universita/appunti/diritto-processuale-penale-tonini-appunti
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28/07/2014 13:24
 
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ho sempre voluto leggere Dracula, sai?
Devo comprarlo.

Io ho in previsione: Pao Pao di Tondelli, Il grande gatsby (incredibilmente non l'ho mai letto) e Il grande nulla di Ellroy

Avevo iniziato Mansfield Park della Austen, ma ho deciso di rimandarlo a settembre... mi ha un po' deluso...
la protagonista è davvero irritante e non ha nulla delle classiche eroine di jane austen (che io adoro)






([SM=x43808])

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29/07/2014 02:23
 
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Re:
Hector_Franz, 20/07/2014 13:30:

In questo momento leggo:

Autore: Bram Stoker
Titolo: Dracula

Le descrizioni sono, a mio parere, veramente ben fatte ... ti fanno quasi entrare nella storia.
La storia è raccontata attraverso diari e lettere scritte dai personaggi, fattore che rende il tutto ancora più personale e sentito.
Tra l'altro ... è interessante vedere come molti dei personaggi che abbiamo imparato a conoscere attraverso i film (ad esempio van Helsing), nella storia originale siano completamente differenti.

Lo consiglio vivamente ... a me sta piacendo molto (e credo si sia capito :D )



Letto ai tempi del liceo, lo ricordo come un libro bello e ben fatto, ma è passato davvero tanto tempo per commentarne lo stile...ricordo immagini a sprazzi...la protagonista che impara a memoria gli orari dei treni...il marito che si sente ancor più legato a lei in quanto le ha donato il sangue...e gli altri che se la sghignazzano perché gliel'han donato prima loro [SM=g2725401] ...immagini così, confuse, il castello, le voluttuose vampire e tutto il resto...
Bello, conservo una sensazione positiva pur nel ricordo sbiadito. [SM=x43805]


[Modificato da Paperino! 29/07/2014 02:24]
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29/07/2014 09:19
 
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"Le perfezioni provvisorie" di Gianrico Carofiglio
Bel libro, ricco di spunti interessanti.
Ps l'autore è un magistrato
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07/08/2014 14:21
 
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Opinioni di un clown - Heinrich Boll
È un romanzo ambientato nella Germania del dopoguerra, incentrato sull'ipocrisia della morale cristiana, dei circoli cattolici, sul bigottismo, la durezza di principi di ordine e di legge rispondenti più a una morale collettiva che individuale, dove semmai l'individuo ne viene inglobato quasi attraverso un lavaggio del cervello, e ne accetta ottusamente i canoni.
L'incoerenza, il finto pentimento, la capacità di alcuni di esser sempre in linea col vento del momento, di passare, senza colpo ferire, dalla morale e dalla violenza nazista alla morale democratica e di integrazione razziale, e la stupidità e scarsa personalità di altri che si fanno trascinare ottusamente e acriticamente nel nuovo sistema di regole sociali, di socialmente giusto e socialmente sbagliato, di buoni e cattivi, di allineati e non. Donne che seguono passivamente il marito, identificandosi talmente nel suo pensiero al punto da annientare se stesse, perdere una propria personalità autonoma, seguendo le proprie naturali simpatie verso una persona finché è "in grazia", e relegandolo nell'alveo delle persone che hanno deluso e da allontanare non appena non sono più ben viste dal marito o dalla società. Donne, come Maria, che arrivano a convincersi, o che vengono convinte dei "principi di ordine" e di legge fino al punto da dissolvere rapporti umani e abbandonare il proprio uomo, colpevole di essersi posto troppo al di fuori dei canoni socialmente accettabili secondo una buona morale cattolica.

La scena è dominata dal dolore per la perdita della donna amata, e in essa la trama si svolge e procede quasi esclusivamente al passato, affidata ai ricordi del protagonista, un clown, calato in una feroce solitudine, che danno al romanzo un tono decisamente penoso e malinconico. Tutto ruota intorno alle riflessioni di Hans sulla società piccolo borghese del dopoguerra, che egli osserva attraverso la maschera profonda e triste del clown, e mette a nudo con occhio spietato, rivelandola nelle sue mille contraddizioni, mentre egli stesso si lascia passivamente trascinare in un vortice di abbandono, fino all' autodistruzione come estremo atto di ribellione.

È un testo profondo, non ha una trama articolata e/o avvincente, anzi, l'azione è fortemente limitata, oserei dire ridotta all'osso, e tutto si svolge in maniera introspettiva, lasciandoti forti sensazioni addosso e per questo assolutamente consigliato.
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06/09/2014 15:04
 
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"Confessioni di un clown" mi è stato molto suggerito, eppure non l'ho mai letto ... devo rimediare!

Questo non è l'ultimo libro che ho letto ... però ...

Autore: Brassens G.
Titolo: Le strade che non portano a Roma. Riflessioni e massime di un libertario.

Il libro in questione è una raccolta di massime di George Brassens (il titolo del libro già dice tutto ... però è sempre meglio specificare :D ).

Personalmente mi è piaciuto molto osservare come Brassens rispondeva, col suo stile di vita e con le sue affermazioni, alla vita borghese dell'epoca ... talvolta porta anche a riflettere su tematiche che sono, purtroppo, ancora attuali.

Ad onor di cronaca ... Brassens ha rappresentato anche una grande fonte d'ispirazione per Fabrizio de Andrè (confesso che è stato questo a farmi avvicinare al libro in questione :-) )
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1) Riassunto Completo del libro "Saggi di diritto delle obbligazioni e dei contratti" di B. Grasso; link: http://www.skuola.net/universita/appunti/saggi-di-diritto-delle-obbligazioni-e-dei-contratti-riassunto-completo
2) Appunti del libro di Tonini per l'esame di procedura penale; Link: http://www.skuola.net/universita/appunti/diritto-processuale-penale-tonini-appunti
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30/10/2014 00:11
 
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Il Maestro e Margherita

di Michail Bulgakov

"E così andò incontro all'alba del quindicesimo giorno di Nisan, il quinto procuratore della Giudea, Ponzio Pilato." [SM=x43829]


Ne conoscevo la fama, ma non mi faccio mai influenzare nel giudizio, ho gusti strani, per esempio non mi ha entusiasmato Cecità di Saramago, benché ne riconosco l'importanza e la grandiosità dell'opera. Qui è stato diverso, divorato in pochissimi giorni, intenso, affascinante, l'autore ha saputo intrecciare ogni personaggio, e il lettore riesce a seguire quel filo senza perdersi mai un passaggio. Poetiche le pagine dedicate a Ponzio Pilato, bellissimo il concetto che il peggior vizio, non sia tra quelli dogmatici della Chiesa Cristiana, ma bensì, secondo il Messiah, è la Viltà. Non voglio svelare molto a chi non l'ha letto, però posso dire che ripensando ai numerosissimi personaggi, Il Maestro, Margherita, Ivan ed anche quelli marginali del libro, tutti, a modo loro, sono stati vili in un momento della loro vita.
Lo consiglio assolutamente, penso uno dei libri più belli in assoluto. [SM=x43799]
[Modificato da Suprema.Moltheni 30/10/2014 00:33]







Con il laccio che doveva unire i loro cuori hanno strangolato la loro pace.
(G. C. Lichtenberg)
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09/11/2014 15:24
 
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Dostoevskij - Delitto e castigo
Un romanzo incentrato nella Russia dell’800, tratteggiata con tinte grigie, scure. In quest’ambientazione, in cui l’azione avanza a rilento, interrotta dalle riflessioni e dall’introspezione del protagonista e dei suoi interlocutori, in cui si ha quasi la percezione che tutto il narrato avvenga quasi sempre in penombra, o di notte, mai davvero al chiaro del sole, emergono personaggi tratteggiati ciascuno con un suo spessore. Le virtù e la timidezza delle donne di buona educazione, la modestia e l’umiltà, ma anche l’orgoglio, pur quando accompagnate da condizioni di vita e sociali a dir poco condannate, pregiudicate. Una Russia dove a un popolino povero, affogato nella miseria, si contrappongono notabili, uomini di Stato e persone che possono sciorinare le loro fortune, beneficare, esser grand’uomini o invece depravati, o ancora aridi ed arroganti profittatori, pieni di sé e del proprio denaro/potere.

Il protagonista, Raskolnikòv (il cui nome richiama il concetto di anarchia), è un ragazzo (come l’amico di sempre, Rasumichin, il cui nome richiama il concetto di ragione/ragionevole), un ex studente universitario, poco più che ventenne, orgoglioso, brillante, incline alla stizza e a sfuggir irritabile e scorbutico gli altri, chiuso nelle sue pene interiori, nella sua ipocondria, nel malessere causato da una condizione economica misera, che gli ha fatto abbandonare l’Università e lo costringe a vivere in cenci in una stanzetta angusta e buia, col timore di incontrar la padrona che possa urlargli per i pigioni arretrati, col pensiero penoso delle condizioni e delle scelte cui son costrette, lontano da lui, le persone più care: la madre e la sorella.

In tal contesto, ecco quell’idea. L’idea che il mondo sia da sempre popolato da uomini comuni, che soggiacciono alle leggi e seguono il corso della Storia, e uomini non comuni, che la Storia, nel loro esser Grandi, la devono fare. La piegano a se, e nel farlo, nel perseguire la grandezza dei loro interessi e propositi, nel cambiare l’ordine e le stesse leggi, pur hanno travolto, e sparso sangue, e ucciso, e violato regole morali. Napoleone, non ha forse sparso sangue? E, vincendo, non è forse stato onorato, come uomo che ha raggiunto i suoi obiettivi, che ha ristabilito un nuovo potere? I governi forse non bombardano? E nel farlo non uccidono innocenti?
E nell’affermarsi, anche se questo comporta violazioni di regole e violenze, una volta vincenti, non sono forse legittimi, onorati, riconosciuti? Non sono Legge?
E perché dunque, se è vero che la Storia si fa a dispetto delle regole, e i grandi perseguono il loro percorso anche travolgendo innocenti, lui non potrebbe schiacciare solo un pidocchio? Se il mondo è popolato di tanti pidocchi, tanti esseri privi di utilità e virtù, lui non potrebbe tentare di riscattare sé e la sua famiglia a vita migliore, quando semplicemente ciò significasse schiacciarne uno? Se uccidere una vecchina, una usuraia priva di cuore e utilità, fosse il mezzo, il delitto necessario a porre il primo tassello verso una vita migliore, perché non potrebbe egli tentare di seguire le orme di un uomo non comune? Qualcuno degli uomini non comuni si è forse mai fermato, dinanzi a un dilemma del genere?

Le certezze vacillano nel momento in cui il protagonista è posto dinanzi alla sua coscienza. Un uomo non comune travolge, uccide, cambia le regole e tira dritto, verso la sua grandezza. Non ha paura, non si ferma per voltarsi indietro, per pentirsi delle sue azioni, per costituirsi, per farsi scrupoli. Non si sofferma su ciò che ha fatto, ma sul percorso che ha davanti e i suoi obiettivi, sul nuovo Ordine: in ciò egli è non comune. E può il protagonista fare altrettanto?
Andare oltre senza i morsi della coscienza, senza cadere in delirio o confusione, e spaurirsi per ciò che ha compiuto, per la grandezza delle sue conseguenze, per l’impatto che ciò ha in lui e tutt’intorno?
In questo, nella scoperta di non poter appartenere agli uomini non comuni, con le sue paure, i dubbi, gli incubi, ecco il grande fallimento del tentativo. Ecco la deriva verso l’inevitabile castigo, cui non i grandi uomini, ma solo i pusillanimi son condannati.


Ritorna, in questo testo, un motivo comune in Dostoevskij: tutta la vita di un uomo svolta, all’improvviso, e prende un percorso fortunato in conseguenza di un singolo episodio, oppure allo stesso modo, con la stessa ineluttabile semplicità, cade in rovina.
Un giro di pallina, il caso, un evento fortunoso, un singolo tentativo riuscito o fallito e tutto è deciso. Ecco l’esaltazione, la gioia, la ricchezza, il potere e gli onori, oppure, a rovescio, disgrazia, disperazione e povertà. Ecco, ancora una volta, come un singolo evento, andato dritto oppure no, possa determinare la salvezza di un uomo, o la sua definitiva perdizione.
[Modificato da Paperino! 09/11/2014 16:55]
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18/12/2014 08:26
 
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Sto leggendo contemporaneamente "A Farewell to Alms" di Gregory Clark e "Guns, Germs, and Steel di Jared Diamond".
Rappresentano due visioni antropologicamente distinte dei processi evolutivi all'interno dei diversi popoli.
Clark affronta il tema dello sviluppo economico e delle motivazioni dell'ineguaglianza (macro, tra gruppi storici, molto vicino ad esempio alle tesi di Ferguson), Diamond assume invece un punto di vista prettamente antropologico associando differenti livelli di sviluppo non all'economia bensi' a variabili esogene (l'ambiente e la casualita').
Pianifico altresi' la lettura di The Son Also Rises (sempre di Clark) dopo una ricezione non troppo entusiasmante del saggio di Piketty (che non ho reputato particolarmente brillante).


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29/01/2015 22:13
 
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Oceano mare - Alessandro Baricco
Tra gli ultimi libri letti è sicuramente quello che mi ha lasciato qualcosa in più.Io che non sottolineo mai i miei libri,mi sono ritrovata a sottolineare pagine intere e a rileggerle più volte per emozionarmi sempre.Per alcuni aspetti mi ha ricordato la magia di Cent'anni di solitudine, quindi non posso che dare un giudizio positivo e consigliarlo a chi ancora non l'abbia letto.Ne vale la pena.

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13/02/2015 22:32
 
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- Gomorra di Roberto Saviano;

- Cristo col fucile in spalla di Ryszard Kapuściński;

Del primo conosciamo tutti ogni virgola, il secondo è un libro/reportage su verità scomode e mai pervenuteci dalla Palestina, dal Sud America (Bolivia, Guatemal, Haiti) e dal Mozambico. Se vi è piaciuto Persepolis, se vi piace la narrazione in stile Fallaci è il libro per voi. Niente complottismo ma la nuda e cruda verità (taciuta dai mass media x decenni) su ciò che davvero avviene in queste zone del pianeta.
[Modificato da Alessandro.1987 13/02/2015 22:33]
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01/03/2015 15:01
 
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Caino - Saramago
La storia di Caino, l'uccisione di Abele e la sua condanna all'esilio e ad un peregrinare senza meta. Saramago ci racconta questo Viaggio nelle lande desolate dei primordi, quando anche le parole erano al loro inizio, un viaggio nel tempo e nello spazio con il quale ci presenta, attraverso gli occhi del protagonista, tutti i passaggi cruciali dell'Antico Testamento.
Sono gli occhi diffidenti ed ostili di un uomo che ha ucciso il fratello ed ha perso tutto, ma che in quello scenario non è migliore né peggiore degli altri, o dello stesso Dio, con cui in più occasioni si scontra, apparendo anzi spesso più coerente ed umano.
Dall'uccisione di Abele alla presa di Gerico, dalla Torre di Babele a Sodoma e Gomorra, fino all'arca di Noè...passando per l'ordine dato ad Abramo di uccidere il figlio, solo per provarne la lealtà, o dalla scommessa fatta con Satana sulla pelle del povero Giobbe.

Attraverso gli occhi di Caino, tutti gli eventi vengono vissuti ed analizzati nella loro crudezza, nella loro brutalità, incoerenza, capricciosità di fondo. Il Dio dell'Antico Testamento è un Dio invidioso e rancoroso, che agisce secondo il capriccio del momento e schermandosi dietro "l'imperscrutabilità" per ogni incoerenza o bassezza del suo operato e vendicandosi di chiunque lo metta in discussione.

"...Si è piegato alla mia autorità. ha riconosciuto che il mio potere è assoluto, illimitato, che non devo rendere conto se non a me stesso né reprimermi per considerazioni di ordine personale e che, questo te lo dico ora, sono dotato di una coscienza talmente flessibile da trovarla sempre d'accordo con qualsiasi cosa io faccia. E i figli che Giobbe aveva e sono morti? Ne avrà altri 10...".

Le Scritture presentano fin troppi passaggi difficili da conciliare con una qualsiasi morale "Cristiana", per quanto elastica essa sia, e Saramago presenta la sua critica feroce attraverso un testo molto ironico, sarcastico, dialoghi surreali, con i quali riesce sia a scuotere che a far sorridere il lettore.
La scrittura è nervosa, veloce, con uno stile che sembra proprio quello dell'inizio dei tempi, dove le frasi si susseguono con una punteggiatura approssimata e nella quale, quando ci sono discussioni, si fa perfino fatica a capire chi abbia detto cosa...
[Modificato da Paperino! 01/03/2015 15:10]
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04/03/2015 09:08
 
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tom clancy: potere esecutivo
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