| | | | Post: 4.460 Post: 3.892 | Utente Master | | OFFLINE |
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30/01/2013 19:25 | |
Re: Re: Re: Re: VIVA L'ITALIA. GiuristaCorsaro, 30/01/2013 19:21:
Ciao Nando, sono andato a leggermi l'art. 41 della nuova legge forense nel dossier esplicativo e, come indicato dall'utente principe_82 nell'altro topic, c'è scritto quanto segue:
Norma applicabile solo a partire
dal terzo anno dall’entrata in
vigore della legge, fatta salva la
riduzione a diciotto mesi della
durata del tirocinio, già introdotta
dall’art. 9 del d.l. n. 1/2012, conv.
in L. n. 27/2012 (v. art. 48).
Fino a tale data restano applicabili
al tirocinio per l’accesso alla
professione forense le norme
vigenti, con esclusione degli artt. 6
e 10 del D.P.R. n. 137/12
Quindi è probabile che a Nola abbiano solo sospeso i giuramenti in attesa di lumi dal CNF, quando poi il dossier dello stesso CNF è chiarissimo nello specificare i tempi di attuazione.
Che ne pensi?
Penso e spero sia così.
Di certo quando entrerà in vigore la norma, sarà un macello.
Questa norma significa TOTALE SCHIAVIZZAZIONE DEL PRATICANTE.
[Modificato da nando85 30/01/2013 19:25] |
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| | | | Post: 120 Post: 120 | Utente Junior | | OFFLINE |
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30/01/2013 19:26 | |
Re: Re: Re: Re: Re: VIVA L'ITALIA. nando85, 30/01/2013 19:25:
Penso e spero sia così.
Di certo quando entrerà in vigore la norma, sarà un macello.
Questa norma significa TOTALE SCHIAVIZZAZIONE DEL PRATICANTE.
Concordo pienamente con te...purtroppo.
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| | | | Post: 5 Post: 5 | Utente Junior | | OFFLINE | |
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05/02/2013 15:41 | |
“La riforma forense non basta servono barriere all’accesso”
“LA PRESENZA RECORD DI 240 MILA AVVOCATI IN ITALIA RENDE NECESSARIO IL NUMERO CHIUSO PER L’ISCRIZIONE ALL’ALBO E, SE CIÒ NON FOSSE POSSIBILE, IL NUMERO PROGRAMMATO ALL’UNIVERSITÀ. LO STATO INTERVIENE TROPPO SUI REGOLAMENTI”
www.repubblica.it/economia/affari-e-finanza/2013/02/04/news/la_riforma_forense_non_basta_servono_barriere_allaccesso-5... |
| | | | Post: 846 Post: 846 | Utente Senior | | OFFLINE | |
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05/02/2013 19:20 | |
Ma in realtà io se fossi il CNF proporrei una moratoria del praticantato per tipo dieci anni. Così stanno quieti quieti e nessuno li disturba. |
| | | | Post: 5.856 Post: 5.771 | Utente Master | | OFFLINE |
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07/02/2013 11:15 | |
Raffaele_23, 05/02/2013 19:20:
Ma in realtà io se fossi il CNF proporrei una moratoria del praticantato per tipo dieci anni. Così stanno quieti quieti e nessuno li disturba.
penso che sia nell'aria l'accesso al registro dei praticanti a numero chiuso. Tutte queste dichiarazioni ne sono solo il preludio e, del resto, già un po' di tempo fa se ne parlò: "pre-esame" con risposte multiple che, se superato, consente di accedere al registro dei praticanti.
Allora io dico, pur sembrando una che parla col senno di poi, le barriere mettetele all'università, non al termine del percorso... magari finisce anche la storia di giurisprudenza come facoltà/parcheggio per nullafacenti. |
| | | | Post: 1.824 Post: 1.824 | Utente Veteran | | OFFLINE | |
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07/02/2013 19:09 | |
Cara Irly, dici una cosa molto giusta. Altrettanto incontrovertibile è, però, che in assenza di test quantomeno di orientamento all'ingresso, molti (sbagliando) - e non sto affatto dicendo tutti, diciamo una certa percentuale - credono che gli studi di diritto siano adatti a loro, che a volte non conoscono invece nemmeno l'italiano e che magari siano più facili di altri (altro grande errore), che si possano perciò fare esami senza frequentare, studiando dalle dispense e provando pure a farsi raccomandare. Aggiungici che la famiglie danno cattivi consigli, che molti professori hanno altro da fare (studi legali, ecc...) e quindi che la didattica è antiquata, troppo teorica e per nulla concreta, con compiti scritti, essercitazioni pratiche, eccetera. Infine, mettici che gli avvocati iscritti all'albo professionale sono troppi per il mercato (per gli ultimi due punti confronta i dati italiani con quelli omogenei di tutti i Paesi comparabili europei, sia come organizzazione dei corsi, sia come organizzazione delle professioni). Voglio solo dire che il problema è complesso e nessuna componente sociale e di governo (di qualunque colore) è innocente |
| | | | Post: 848 Post: 848 | Utente Senior | | OFFLINE | |
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07/02/2013 19:28 | |
Concordo con irly e pollastro. Probabilmente il veicolo formale per introdurre un test selettivo saranno i corsi obbligatori che affiancheranno la pratica. Se i test fossero organizzati bene, a livello nazionale e in modo non nozionistico, potrei anche essere astrattamente d'accordo. A patto però che l'esame di abilitazione diventi poi un vero esame di abilitazione come per le altre professioni e non una procedura inumana. |
| | | | Post: 4.480 Post: 3.912 | Utente Master | | OFFLINE |
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13/02/2013 12:21 | |
Stop agli avvocati / amministratori di condominio.
Nelle F.A.Q. (Frequently Asked Questions) predisposte dal Consiglio nazionale forense alla domanda “L’esercizio della professione è compatibile con l’attività di amministratore di condominio?” è fornita la seguente risposta:
R: No, in quanto costituisce altra attività di lavoro autonomo, svolta necessariamente in modo continuativo o professionale. Tale circostanza risulta confermata, altresì, dalla nuova disciplina in materia di professioni regolamentate (L. n. 4/2013) che conferisce dignità e professionalità alle categorie dei professionisti senz’albo. Sebbene non vengano meno i requisiti di autonomia ed indipendenza, che hanno sinora consentito di considerare compatibile l’attività di amministratore di condominio con l’esercizio della professione, la riforma ha innovato profondamente la disciplina vigente, escludendo che l’avvocato possa esercitare «qualsiasi attività di lavoro autonomo svolta continuamente o professionalmente», con eccezioni indicate in via tassativa – quali attività di carattere scientifico, letterario, artistico e culturale – ovvero con l’iscrizione nell’albo dei commercialisti ed esperti contabili, nell’elenco dei pubblicisti, nel registro dei revisori contabili o nell’albo dei consulenti del lavoro (art. 18, co. 1 lett. a) (http://www.consiglionazionaleforense.it/site/home.html).
Insomma dal 02/02/2013 (data di entrata in vigore della legge 31 dicembre 2012, n. 247, ossia la riforma forense), esercitare la professione di avvocato è incompatibile con l’assunzione dell’incarico di amministratore condominiale.
tratto da www.condominioweb.com
CAPE DI LEGNO FATEVI AVANTI!
[Modificato da nando85 13/02/2013 12:22] |
| | | | Post: 76 Post: 15 | Utente Junior | | OFFLINE |
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19/02/2013 19:13 | |
Qualcuno sa dirmi se il libro che danno in allegato da pochi giorni a questa parte col giornale Italia Oggi è buono?
Grazie |
| | | | Post: 589 Post: 590 | Utente Senior | | OFFLINE | |
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26/02/2013 14:34 | |
Re: Stop agli avvocati / amministratori di condominio. nando85, 13/02/2013 12:21:
Nelle F.A.Q. (Frequently Asked Questions) predisposte dal Consiglio nazionale forense alla domanda “L’esercizio della professione è compatibile con l’attività di amministratore di condominio?” è fornita la seguente risposta:
R: No, in quanto costituisce altra attività di lavoro autonomo, svolta necessariamente in modo continuativo o professionale. Tale circostanza risulta confermata, altresì, dalla nuova disciplina in materia di professioni regolamentate (L. n. 4/2013) che conferisce dignità e professionalità alle categorie dei professionisti senz’albo. Sebbene non vengano meno i requisiti di autonomia ed indipendenza, che hanno sinora consentito di considerare compatibile l’attività di amministratore di condominio con l’esercizio della professione, la riforma ha innovato profondamente la disciplina vigente, escludendo che l’avvocato possa esercitare «qualsiasi attività di lavoro autonomo svolta continuamente o professionalmente», con eccezioni indicate in via tassativa – quali attività di carattere scientifico, letterario, artistico e culturale – ovvero con l’iscrizione nell’albo dei commercialisti ed esperti contabili, nell’elenco dei pubblicisti, nel registro dei revisori contabili o nell’albo dei consulenti del lavoro (art. 18, co. 1 lett. a) (http://www.consiglionazionaleforense.it/site/home.html).
Insomma dal 02/02/2013 (data di entrata in vigore della legge 31 dicembre 2012, n. 247, ossia la riforma forense), esercitare la professione di avvocato è incompatibile con l’assunzione dell’incarico di amministratore condominiale.
tratto da www.condominioweb.com
CAPE DI LEGNO FATEVI AVANTI!
Non vi preoccupate : la casta degli avvocati ha fatto la voce grossa e il CNF forense subito ha cambiato idea: l'incompatibilità non c'è più!! sparita!! www.altalex.com/index.php?idnot=61771
Vi ricordate invece cosa successe quanto entrò in vigore la norma sul tirocinio ridotto a 18 mesi?
[Modificato da seventy 26/02/2013 14:35] |
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